Il segnale venne da un vicino di casa che gli chiese aiuto per la sua stalla: l'incontro con le vacche fu una folgorazione. Da quel momento decise che doveva essere la sua professione. Un rispetto per gli animali che si manifesta anche nel rapporto affettivo che lega Pio e Nicoletta alle loro vacche. Ricordano ancora la prima acquistata: ”Si chiamava Cleofe e dal suo latte facevamo uno yogurt buonissimo per la colazione. Fu l'inizio della nostra attività". Oggi i quaranta di capi di razza bruna alpina sono alimentati prevalentemente a foraggio, in buona parte prodotto in azienda, e con cereali biologici. il sistema di allevamento è a stabulazione libera con cuccette e per sei mesi all'anno il bestiame pascola sui prati. L'alimentazione e la libertà di movimento sono fattori fondamentali per la salute dell'animale e la qualità del latte. La fecondazione degli animali viene eseguita in modo naturale con un toro presente in azienda. La possibilità di muoversi e di mantenere tonica la muscolatura consente alla vacca di partorire da sola senza l'assistenza dell'allevatore.
Valore Alimentare marzo-aprile 2007
.. come un vecchio allevatore, Pio Lago conosce le vacche una per una, oltre al numero della marca auricolare che distingue i bovini "moderni", hanno un nome all'antica: Birra, Betulla, Nuvola, Charlot (Charlie per gli amici)...
Agricoltura gennaio 2004
Non si capisce bene se la passione per gli animali Nicoletta e Pio Lago l'abbiano respirata in famiglia oppure sia un elemento quasi innato che si sia risvegliato in maniera forte nella loro storia.
Valore Alimentare marzo-aprile 2009
Tutti i testi sono tratti da articoli e servizi sulla nostra azienda